Andrea Catavolo è nato a Latina il 16 novembre 1966.
Il suo sogno da bambino era quello di diventare un pilota di aerei, ma adesso si “caga sotto” da passeggero!
Terminate le medie intraprende la scuola di geomentra dove si diploma nel 1985, ma non ha mai esercitato salvo 2 giorni nel cantiere del padre, ma, dice lui stesso, faceva più danni che altro. Faceva ridere tutti tranne suo padre! Andrea: “Ho iniziato come istruttore di windsurf. Lo facevo a casa a Latina.
A Latina o ti drogavi o facevi windsurf…….. io ho fatto windsurf, adesso mi drogo!!!!!!!” Andrea decide di avventurarsi nel mondo dello spettacolo come animatore di contatto. Inizia in Valtur, poi passa da Bagaglino a G. Viaggi fino ad approdare al Ventaglio nel 1987 dove ha conosciuto una delle persone più importanti della sua vita: un capo villaggio (che ora purtroppo non c’è più) di nome Maurizio Perego.
Lui ha trovato in Andrea delle doti comiche a lui stesso fino ad allora sconosciute. Lo ha spinto affinchè continuasse in questa direzione.
Nel 1991 viene nominato capo animazione presso la stessa società.
Nel 1995 diventa responsabile formazione e selezione del personale dell’animazione dei Viaggi del Ventaglio. Dopo aver collaborato con svariati partner più o meno bravi, conosce Marco Corni che si era presentato per un provino. Andrea: “fu subito amore e come tutte le coppie innamorate si litiga spesso ma poi si fa la pace, soprattutto quando lui indossa quelle calze a rete che gli regalai al primo incontro.” Questo lavoro lo tiene impegnato fino al 1999.
Dopo di che ideizza un programma radiofonico comico che va in onda tutti i giorni escluso il sabato dalle 10:00 alle 12:00 su Radio Studio Più con sede a Desenzano del Garda. Andrea ha due fratelli.
Stefano, il più piccolo lavora come istruttore/operatore subaqueo a Sharm El Sheik e Gianni, il più grande, è un filosofo e vive a Londra. Andrea: “La mia famiglia all’inizio era molto perplessa delle mie scelte. Adesso invece è seriamente preoccupata!!!!!” Ringraziamenti: Andrea: “Un ringraziamento particolare va a Claudio Tozzo, che ha scoperto in me delle doti (io non ho ancora capito quali siano).”
